Alla fine del 2009 Patek Philippe aveva presentato la referenza 7071R un cronografo mosso dal nuovo Calibro CH-29535 PS pensato appositamente per la donna, seguito da due Grandi Complicazioni ultrapiatte, un cronografo à rattrapante e una ripetizione minuti. A Baselworld 2012 la Maison ha aggiunto un altro fine segnatempo: è il 7071R Ladies First Perpetual Calendar, primo calendario perpetuo al femminile.
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Patek Philippe 7140R Ladies First Perpetual Calendar
Tutti i dettagli di questo segnatempo richiamano una sottile eleganza, dalla classica cassa rotonda stile Calatrava in oro rosa 18 carati, al luminoso quadrante bianco crema, passando per le anse dolcemente ricurve, alla lunetta e fibbia incastonate con diamanti, infine ai due cinturini in alligatore grigio-visone o porpora che colei che lo indossa può scegliere giornalmente di usare.
Il diametro della cassa in oro rosa 18 k è di 35,10 mm; da sottolineare il suo ridotto spessore (8,8 mm). Nonostante le ridotte dimensioni il Patek Philippe 7140R offre sul quadrante le otto indicazioni fornite dal Calibro ultrapiatto 240 Q – ore, minuti, data, giorno, mese, ciclo dell’anno bisestile, 24 ore e fasi lunari – in modo semplice e chiaro. Piacevole e ricercato il contrasto che viene a crearsi tra il fondo bianco opalescente e le lancette, le cifre Breguet applicate e gli indici perlé dei minuti in oro rosa 18 carati. La lunetta riflette la luce di 68 diamanti Top Wesselton Pur con circa 0,68 carati di peso. Il fondello trasparente in cristallo di zaffiro svela alla curiosità femminile una parziale vista sui 275 elementi che compongono il sottile movimento meccanico.
Nonostante la sua natura complicata, e la presenza di una massa oscillante per la ricarica automatica, il Calibro 240 Q (Quantième – Calendario) misura solo 3,88 mm di spessore. Tutto questo è stato possibile grazie all’adozione di un microrotore decentrato (unidirezionale) in oro 22 carati inserito nel profilo della platina.
In quell’anno Patek si mise nuovamente in società con il francese Adrien Philippe, che l’anno precedente aveva vinto un prestigioso premio per la realizzazione di componenti meccaniche per orologi all’Esposizione Industriale Francese.La società fu fondata con l’attuale denominazione nel 1851, anno in cui espone all’Esposizione Universale di Londra, e da allora ha introdotto o perfezionato molte innovazioni nel suo campo tra cui il calendario perpetuo (brevettato nel 1889 e applicato per la prima volta a un orologio da polso nel 1925) e il Cronografo à rattrapante (brevettato nel 1902 e applicato per la prima volta a un orologio da polso nel 1922). L’invenzione del primo orologio da polso risale al 1868: fu inventato per la contessa ungherese Koscowicz. Altri pezzi di incommensurabile pregio furono realizzati nel 1909 (l’orologio da tasca Duca di Regla, con carillon Westminster dotato di grande e piccola suoneria e ripetizione minuti) e nel 1916 (primo orologio complicato rivolto a un pubblico femminile).Il primo maggio del 1851 si inaugurava a Londra la Grande esposizione delle opere dell’industria di tutte le Nazioni che celebrava il progresso tecnologico dell’Impero britannico e del mondo. Nel luccicante Crystal Palace, vetrina per 13.000 espositori, tra maggio e ottobre passarono quasi 6 milioni di visitatori: qui nacque la leggenda dell’Alta Orologeria Patek Philippe.
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Ladies First Perpetual Calendar
Come di norma si conviene a tutti gli orologi dotati di complicazione a calendario perpetuo, il suo meccanismo è dotato di una memoria meccanica di 4 anni, periodo di tempo che intercorre tra due anni bisestili, per l’esattezza 1461 giorni. Finito questo ciclo il conteggio riparte nuovamente. Nessun calendario perpetuo fallirebbe il calcolo esatto dei mesi – di lunghezza variabile (31, 30 o 28 giorni) più il 29 febbraio negli anni bisestili – fino al 2100, anno Secolare che nel Calendario Gregoriano rappresenta un eccezione essendo bisestile, ma con un febbraio di 28 giorni anziché 29.