Quest’anno gran parte dell’attenzione di Patek Philippe si è riversata sui nuovi Calatrava tuttavia, com’è uso della Maison, sono sempre molte le referenze oggetto di modifiche o implementazioni. Una tra queste è la novità 2013 5960P-016 – un cronografo con calendario annuale e cassa in platino che ho avuto modo di vedere e toccare a Baselworld 2013.
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Patek Philippe 5960P-016
In questo caso la novità è rappresentata da un nuovo quadrante opalescente nero sulla cui superficie nella parte superiore trovano come sempre spazio le tre finestrelle partendo da sinistra verso destra di giorno della settimana, data, e mese. I tempi rilevati dal cronografo centrale sono segnati da un unico quadrantino nero a ore 6 tono su tono che marca concentricamente sia i 60 minuti sia le 12 ore.
In questi Patek non figurano le fasi lunari indicazione che solitamente accompagna questa complicazione, o la sua variante perpetua, ma la decisione di mostrare le tre grandi tradizionali finestre con scatto delle indicazioni istantaneo, e quel grande e unico contatore a ore 6, non avrebbe forse permesso di aggiungere altro al quadrante senza intaccare l’alto grado di pulizia dell’insieme che la Maison vuole in primis ottenere dai suoi segnatempo. Nulla, e ci mancherebbe, è lasciato al caso: gli indici delle ore, come qualunque elemento applicato, sono in oro 18 k bianco.
Quello che sta per concludersi è stato un anno all’insegna della stabilità per Patek Philippe, nome storicamente ai vertici dell’alta orologeria, con una produzione di circa 58mila pezzi, come nel 2016, in assoluta maggioranza orologi meccanici in metallo prezioso. Un anno molto positivo nel campo dell’innovazione grazie all’attività della divisione Patek Philippe advanced research, ma interessante anche negli aspetti legati alla ricca e solida tradizione del brand.Un tema centrale, da questo punto di vista, è stato il 40esimo anniversario del calibro 240, un movimento ancora perfettamente attuale sia nella sua versione base sia nelle versioni complicate. L’esordio risale alla fiera di Basilea 1977, all’interno della referenza 3738, un Ellisse d’oro da uomo elegante e particolarmente sottile; contrariamente a quanto ci si poteva aspettare, all’interno dell’orologio non batteva un movimento da ricaricare manualmente, ma un movimento automatico. In un’epoca di profonda crisi per l’orologeria svizzera, minata dall’avvento del quarzo, insomma, Patek Philippe scommetteva ancora una volta e con grande coraggio sull’orologeria meccanica: il nuovo calibro doveva essere a ricarica automatica ed estremamente sottile per equipaggiare eleganti orologi ultrapiatti, come richiesto dal gusto dell’epoca, e sfidare così con successo i movimenti al quarzo. Tecnicamente, tale risultato fu ottenuto grazie ad un mini-rotore decentrato, interamente inglobato a livello dei ponti in maniera tale da non influire sullo spessore totale.
Ricordo che in generale il calendario annuale, o completo, ha bisogno di essere regolato una sola volta l’anno non essendo in grado i suoi ruotismi di riconoscere su base di 12 mesi la lunghezza variabile del mese di febbraio.
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Il 5960 è il classico cronografo Patek Philippe cui impostazione – almeno estetica – è praticamente identica ai complicatissimi “Grande Complication” (tourbillon, ripetizione minuti, calendario perpetuo) come la Ref. 5307 che anch’essa – in una versione Haute Joaillerie – fa parte delle novità 2013.
La cassa in platino misura 40,5 mm e dimostra ancora una volta come, senza fortunatamente mai toccare taglie XXXL, oramai tutti i Patek Philippe si siano anch’essi adeguati alle richieste dei mercati che oggi comprano maggiormente.
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Come mostra questa foto live, attraverso il fondello in zaffiro trasparente si possono notare molti dei particolari che caratterizzano il movimento a carica automatica CH 28-520 IRM QA 24H cui sigle confermano trattarsi di un “cronografo, a scatto delle indicazioni istantanee, con indicatore della riserva di carica, calendario annuale e indicatore del giorno e della notte”. Costituito da 456 elementi, e munito di bilanciere Giromax® con curva della spirale Breguet, pulsa a 28.800 alternanze/ora.
Costa 73.010€.
Altre informazioni su http://www.patek.com
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