A salti di quattro anni per volta orologi Omega arriva a ridosso dei XXX Giochi Olimpici di Londra 2012 con un palmares di “medaglie personali” assolutamente invidiabile. Le prossime olimpiadi segneranno l’80° anniversario della prima partecipazione ai Giochi della Maison di Biel/Bien con il ritorno nella città del Big Ben dove, nel 1948, fu sempre lei a introdurre strumenti di misurazione del tempo allora fantascientifici come cellule fotoelettriche ai blocchi di partenza e fotofinish al traguardo che, ancora oggi, rappresentano le basi del cronometraggio. D’altronde, le Olimpiadi 2012 sono anche la 25° volta che vede Omega impegnata nel ruolo di cronometrista ufficiale.
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Omega Olimpiadi Londra 2012 – le piscine sono pronte!
Highlights e Storia del cronometraggio Omega alle Olimpiadi
Qui di seguito la cronistoria del cammino di Omega da quando decise di cimentarsi nell’evento sportivo collettivo più importante del mondo.
1932 – Con la fornitura di 30 cronografi Omega ai Giochi Olimpici di Los Angeles diventa per la prima volta cronometrista ufficiale.
1936– Da Bienne i cronografi in viaggio nella valigia dell’orologiaio della Maison Paul-Louis Guignard – allora ventinovenne – per le Olimpiadi che quell’anno si svolgevano a Berlino, diventarono 185. In quell’edizione il grande atleta Jessie Owens vinse quattro medaglie d’oro.
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Omega Cronografo 1932 (riedizione – Omega H3 Replica Specialities)
1948 – Dopo averle sperimentate per la prima volta ai giochi invernali di St. Moritz, Omega portò alle olimpiadi di Londra delle cellule fotoelettriche, mobili, impermeabili e non vincolate all’energia elettrica. Esse erano governate da tecnologia a infrarossi, insensibile a qualsiasi riflesso proveniente da una fonte luminosa, come i flash dei fotografi. Fu anche la prima del “fotofinish”, un apparecchiatura chiamata anche “occhio magico” in grado di registrare all’arrivo immagini in continuazione.
1952 – Le esigenze di cronometraggio viaggiavano orami sul filo dei centesimi di secondo. L’occhio magico (infrarossi) andò in pensione per far spazio all’arrivo dell’era del quarzo e dell’elettronica. Era l’anno del “Time Recorder” la macchina mobile e indipendente in grado anche di scrivere i tempi rilevati.
1956 – Ai Giochi estivi di Melbourne fu la volta di Swim Eight-O-Matic Timer, il primo cronometro semiautomatico per il nuoto con display digitale, che permise ai cronometristi di distinguere due nuotatori arrivati al traguardo praticamente nello stesso momento.
1960 – Durante una controversia, sorta in un cronometraggio effettuato da Omega (vedi approfondimento più in basso), alle Olimpiadi di Roma alcuni arbitri prendettero una decisione individuale e discutibile. Dopo questo fatto a Biel inventarono le piastre di contatto che furono però impiegate ufficialmente solo nel 1967.
1964 – Omegascope fu il sistema innovativo che portò il cronometraggio sugli schermi della televisione.
1968 – Nelle Olimpiadi – prima invernali di Grenoble – poi a Città del Messico, fu introdotto il “cronometraggio integrato” che consisteva nella rilevazione automatica ed e elettronica di un evento a beneficio di giudici, allenatori, pubblico e atleti. L’implementazione delle piastre di contatto permise ai nuotatori di fermare il cronografo toccando il bordo della vasca, mettendo così fine a certe dispute. Lo Swim-O-Matic, successore dello Swim Eight-O-Matic, riusciva a misurare il millesimo di secondo, ma l’intero potenziale del sistema fu sfruttato solo nel 1972, e per cronometrare una sola gara.
1972 – Alle Olimpiadi di Monaco nei 400 metri misti si assistette alla prima medaglia d’oro assegnata per millesimi. lo svedese Gunnar Larsson, due volte campione d’Europa, e l’americano Tim McKee, bloccarono entrambi il cronometro a 4:31.98. I giudici riconobbero la vittoria a Larsson, decretando un risultato di 4:31.981 a 4:31.983. Qualche giorno dopo il regolamento FINA venne modificato. I tempi sarebbero stati rilevati solo fino al centesimo di secondo.
1976 – A Montreal accadde invece un fatto divertente! Il punteggio di 10.00 dell’esecuzione giudicata perfetta di Nadia Comaneci – apparendo sulla tabella luminosa come “1.00” – creò qualche momento d’imbarazzo…
1980 – Alle Olimpiadi invernali di Lake Placid fu usato per la prima volta Omega D’oro Anni 70 Replica Game-O-Matic, un sistema in grado di calcolare e indicare l’ordine d’arrivo di ogni atleta al taglio del traguardo.
Ai Giochi di Mosca apparve la nuova versione dello Swim-O-Matic: una valigetta cronometrica di soli 1,2 kg che sostituì i 150 kg della versione precedente.
1984 – Ai giochi di Los Angeles venne usato per la prima volta la stampa a colori del fotofinish. La precisione cronometrica permise il conferimento della prima medaglia d’oro ex-aequo nella storia del nuoto olimpico: nei 100 metri stile libero, le americane Carrie Steinseifer e Nancy Hogshead bloccarono entrambe il cronometro a 55.92.
1988 – Calgary e Seoul furono i primi Giochi Olimpici con cronometraggio computerizzato. A Seoul la tabella Video Matrix Omega3 É Bom Para Que Replica sfoggiò delle immagini a colori.
1992 – Ai Giochi invernali di Albertville, nel 1992, le gare di pattinaggio di velocità furono cronometrate con il sistema Omega Scan-O-Vision, che misurava i tempi al millesimo di secondo al passaggio dei pattinatori sulla linea del traguardo.
1996 – Le Olimpiadi di Atlanta del 1996 videro l’inaugurazione del primo cronometraggio olimpico “globale”, un sistema che realizzava contemporaneamente, per ogni disciplina, tre operazioni: cronometraggio, gestione dei dati e distribuzione dei risultati. Per il cronometraggio delle regate di Savannah, Swatch introdusse 20 innovazioni, tra cui il sistema di posizionamento globale, altrimenti noto come GPS. Da quell’anno fu anche possibile misurare l’accelerazione e la velocità nelle gare di atletica leggera.
2000 – Fu l’anno dell’introduzione del cronometraggio Omega E Alpha Replica in “tempo reale” su www.omegatiming. com. A distanza di soli 15 secondi dal momento del tocco della piastra di contatto, tempi, dettagli, classifiche e record venivano resi disponibili su internet, pronti ad essere consultati o scaricati.
2004 – Alle Olimpiadi di Atene del 2004, la pistola radar, già utilizzata per le competizioni tennistiche, fece il suo ingresso sui campi da beach volley.
2008 – A Pechino erano a punto le nuove telecamere ad alta velocità Omega e nuovi sistemi di cronometraggio e calcolo dei punteggi e delle false partenze. L’ultima edizione dei Giochi Olimpici sarà a lungo ricordata per la gara dei 100 metri delfino in cui Michael Phelps conquistò il gradino più alto del podio per un solo centesimo di secondo, il più piccolo intervallo possibile in una gara di nuoto. Il risultato fu dapprima contestato, ma il sistema di backup delle telecamere ad alta velocità confermò che i dispositivi di cronometraggio elettronico avevano funzionato alla perfezione.
Leggi altre informazioni e guarda le foto d’epoca nella sezione dedicata ai Giochi Olimpici del sito web Omega.
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Cronometraggio – la partenza
I Giochi Olimpici di Londra 2012 in numeri e in breve
Quest’anno i Giochi cominceranno il 27 luglio e si svolgeranno su un periodo di 17 giorni. Saranno coinvolti 10.500 atleti olimpici e giudici di gara provenienti da oltre 200 paesi. I Giochi Paraolimpici invernali, per i quali Omega Y Fuego Super Estrella Replica sarà ugualmente “segnatempo ufficiale”, cominceranno il 29 agosto e si protrarranno per 10 giorni. Gli organizzatori prevedono che le Paraolimpiadi chiameranno a Londra più di 4000 atleti e giudici di gara da oltre 160 paesi.
Evoluzione dei sitemi di cronometraggio usati da Omega Y Daddy Yankee Replica dal 1949 al 2012
Cellule fotoelettriche: Debuttarono nel 1948; negli anni sono cambiate ma il principio di funzionamento rimane lo stesso.
Pistole di partenza: Oggetto-simbolo delle Olimpiadi, legato nell’aspetto ai revolver che si vedevano nei film western. Nel 2010 in tutte le competizioni è stata sostituita da un dispositivo composto da una pistola a flash e un generatore di suono, migliorando la prestazione, ma perdendo ovviamente per sempre quel grande fascino.
Blocchi di partenza: I blocchi di partenza vennero usati per la prima volta alle Olimpiadi di Londra del 1948. Nell’edizione precedente dei Giochi, nel 1936 i velocisti – come fce lo stesso Owens – dovettero scavare da soli buchi nel terreno. Quest’anno in merito Omega presenterà una novità (vedi più in basso).
Piastre di contatto nelle piscine: Si può forse definire una delle innovazioni più importanti nella storia del cronometraggio. Diventarono indispensabili dopo le Olimpiadi di Roma del 1960 in cui Lance Larson e John Devitt arrivarono quasi contemporaneamente.
Il fatto
A quell’epoca tre giudici erano preposti alla supervisione di ogni corsia. A Roma, nei 100 stile libero maschili, l’americano Lance Larson e l’australiano John Devitt finirono la gara quasi contemporaneamente. I tre cronometristi che osservavano Larson rilevarono rispettivamente 55.0, 55.1 e 55.1 secondi. I tempi di Devitt erano tutti 55.2.
Risultato chiaro, no? Non esattamente.
A bordo vasca c’erano anche tre giudici che stabilivano chi fosse il vincitore e tre che stabilivano chi fosse il secondo. Tra i giudici per il primo posto, due pensavano che il vincitore fosse Devitt e solo uno era a favore di Larson. Tra i giudici per il secondo posto invece, due sostenevano che il secondo arrivato fosse Devitt e solo uno Larson.
Omega è un’azienda svizzera di orologi di lusso fondata nel 1848 da Louis Brandt. All’inizio Omega 9300 Movement Replica operava sotto il nome di La Generale Watch Co, e Louis Brandt produceva gli Orologi Omega assemblando parti fornite da artigiani locali. Alla sua morte nel 1889, subentrarono i figli Louis-Paul e Caesar che meccanizzarono il processo di costruzione degli orologi. Ora Omega è il primo produttore di orologi svizzeri.Gli Orologi Omega sono stati scelti nel 1917 come equipaggiamento ufficiale dei corpi dell’aviazione inglese (i famosi RAF), e nel 1918 dal corpo militare americano. Ma gli Orologi Omega hanno raggiunto grande fama soprattutto quando, nel 1969, la NASA ha deciso di portarli con se’ nelle sue missioni spaziali. L’Omega Speedmaster è stato il primo orologio da polso sulla Luna, indossato dall’astronauta Buzz Aldrin, compagno di Armstrong.Tra gli Orologi Omega bisogna ricordare il 30I, il primo orologio da polso con calibro tourbillon al mondo, realizzato nel 1947. Nel 1949, durante i test a Ginevra, uno di questi Orologi Omega registrò i migliori risultati in termini di precisione mai registrati fino a quel momento da un orologio da polso. Un anno dopo, Omega fece ancora meglio, migliorando ancora i risultati appena ottenuti.
I giudici erano 3 contro 3 e chiesero l’intervento del giudice principale. Questi diede la vittoria a Devitt e ordinò che i tempi venissero ignorati. Il tempo di Larson fu arrotondato a 55,2 secondi. Larson fece ufficiale ricorso, ma la decisione del giudice arbitro fu confermata.
La cosa più strana è che John Devitt rimase agli atti come campione olimpico ufficiale, ma il tempo di Lance Larson, 55.1 secondi, venne dichiarato record olimpico. Conclusione: il secondo classificato era stato più veloce del primo.
Dopo questo evento Omega presentò nel ai Giochi Panamericani di Winnipeg nel 1967 le “famose” piastre di contatto. L’anno dopo debuttarono ai Giochi Olimpici di Città del Messico e da allora non se ne potette più fare a meno.
Nuove tecnologie C=Omega*r Replica che saranno introdotte ai Giochi di Londra 2012
Quantum Timer – Con la risoluzione potenziata di un µs (un milionesimo di secondo), il Quantum Timer e il Quantum Aquatic Timer segnano l’inizio di una nuova generazione di prodotti OMEGA per il cronometraggio. La nuova risoluzione è 100 volte superiore a quella dei precedenti dispositivi. Il Quantum riesce inoltre a rilevare le parti per milione (ppm) con una precisione di 0.1. Ciò vuol dire che la variazione massima è solo di un secondo su dieci milioni di secondi ovvero di un millesimo di secondo ogni mille secondi. I precedenti strumenti riuscivano a misurare le ppm con una precisione di 0.5. I nuovi sono quindi 5 volte più performanti. La precisione dei nuovi dispositivi è dovuta alla presenza di un componente creato da Micro Crystal, una società del gruppo Swatch, che è stato incorporato nei timer.
Blocchi di partenza atletici – Quest’anno Omega presenterà presenterà une versione migliorata dei blocchi, in cui i tempi di reazione dei corridori saranno misurati esclusivamente tramite la rilevazione della forza esercitata sul blocco posteriore, senza prendere in considerazione il movimento. I nuovi blocchi di partenza possono inoltre misurare i tempi di reazione di ogni tipo di corridore – dai bambini ai velocisti olimpici – senza che sia necessario cambiare le impostazioni.
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Blocchi di partenza “moderni” Omega
Swimming Show (luci che segnalano i primi tre classificati)
Farà inoltre il suo debutto olimpico un innovativo sistema di illuminazione, che OMEGA ha battezzato Swimming Show. Sui blocchi di partenza, accanto alle piastre di contatto che i nuotatori toccano alla fine del percorso, saranno montate delle luci. Sul blocco di partenza del vincitore apparirà un solo grande pallino illuminato, su quello del secondo arrivato appariranno due pallini di media dimensione e su quello del terzo tre pallini piccoli.
Il sistema Swimming Show è stato pensato soprattutto per gli spettatori, che dalla prossima edizione delle Olimpiadi non avranno più bisogno di guardare il tabellone dei risultati. Le luci in piscina segnaleranno non solo i tre vincitori a fine gara, ma anche i primi tre nuotatori in classifica ogni cento metri.
Open Water Gate
Ai Giochi di Londra, in occasione della maratona di nuoto maschile e femminile, Omega installerà il suo nuovo Open Water Gate non solo all’inizio e alla fine del percorso, ma anche in posizioni intermedie, in modo tale da fornire maggiori informazioni sui tempi. Così, se nelle precedenti edizioni si disponeva solo dei dati a inizio e fine gara, dal 2012 sarà possibile rilevare anche i tempi intermedi.
Il varco di fine percorso sarà dotato di piastre di contatto e di antenne da transponder verticali, mentre i varchi intermedi avranno antenne orizzontali per captare, al passaggio dei nuotatori, il segnale inviato dai transponder che questi porteranno al polso. Alla fine del percorso, installate su dei pali, ci saranno anche delle telecamere ad alta definizione, al contempo un affidabile sistema di back-up e una preziosa fonte di informazioni nel caso in cui due atleti arrivassero a distanza troppo ravvicinata e non potessero essere classificati solo con il sistema dei transponder.
Ambasciatori Omega a Londra 2012
Elenco dei testimonial sportivi Omega alle Olimpiadi di Londra 2012:
Michal Phelps – Vincitore otto medaglie d’oro alle Olimpiadi di Pechino del 2008, stabilendo sette record mondiali e un record olimpico. Quattro anni prima, ad Atene, aveva ottenuto sei medaglie d’oro e due di bronzo. Un incredibile totale olimpico di 16 medaglie, di cui ben 14 in oro. Ambasciatore Omega dal 2004.
Chad le Clos – Neo ambasciatore Omega che lo segue con attenzione dai Giochi Olimpici Giovanili, celebrati a Singapore nel 2010, nei quali ha vinto ben cinque medaglie. Nello stesso anno ha ottenuto l’oro nei 200 metri delfino e nei 400 individuali misti ai giochi del Commonwealth, stabilendo il record dei giochi in entrambe le categorie. Ai Campionati Mondiali FINA in vasca corta del 2010, Chad ha conquistato l’oro nei 200 delfino. Chad a Londra parteciperà ai suoi primi giochi olimpici.
Jessica Ennis – Ventiseienne e idolo dello sport in Gran Bretagna, ha vinto i campionati europei e mondiali di eptathlon nonché il campionato mondiale di pentathlon indoor. Assente da Pechino 2008 a causa di un incidente, Jessica si prepara ormai da anni ai terreni olimpici e non vede l’ora di calpestarli a Londra. “Mi preparo da una vita alle Olimpiadi”, dice. “Anche se anno dopo anno ci si prepara per i campionati a venire, il sogno di un atleta è sempre un sogno a lungo termine, quello di gareggiare a livello olimpico. E quest’anno gareggiare in patria renderà la mia Olimpiade davvero speciale.”
Tyson Gay – Le sue tre medaglie d’oro ai World Championships del 2007 l’hanno fatto accedere all’Olimpo dell’atletica leggera. Nel 2008, nel periodo precedente i Giochi di Pechino, i media sportivi e i fan di atletica leggera di tutto il mondo avevano gli occhi puntati su di lui: con i suoi 9,68 con vento favorevole ai trials olimpici aveva stabilito un record storico per i 100 metri. Poi, con grande disappunto generale, una lesione subita durante le qualificazioni 200 metri lo costrinse ad abbandonare i suoi sogni per questa categoria. Nonostante tutto il velocista, carismatico e molto amato, descrive la sua esperienza a Pechino come “il più bel periodo della mia vita”, per le persone che ha incontrato e per le manifestazioni d’affetto dei fan nello stadio e in tutto il mondo. Dopo Pechino, grazie al suo ottimismo e al suo mentale forte, Tyson Gay è rientrato in pista pieno d’entusiasmo, fermamente convinto di avere ancora tutto da giocare.
OMEGA Seamaster Aqua Terra 44 London Chronograph
Per celebrare l’esordio in veste di cronometrista ufficiale dei Giochi Olimpici, che risale al 1932, Omega Ranchero Replica ha creato l’orologio Seamaster Aqua Terra 44 London Chronograph. Quando tra pochi giorni inizierà la XXX edizione dei giochi per La Maison sarà la venticinquesima volta che alle Olimpiadi ricopre il ruolo di cronometrista ufficiale.
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OMEGA Seamaster Aqua Terra 44 London Chronograph
A questo link il comunicato stampa dell’anno scorso quando l’orologio O Omega 3 Engorda Replica ufficiale di Lonfra 2012 fu presentato alla stampa.
Siamo arrivati alla fine di questo lunghissimo post che – grazie alle informazioni fornite dall’ufficio stampa Alfa Pi Omega Replica Italia – ha permesso di ripercorrere le tappe fondamentali del cronometraggio olimpico con spazio anche per qualche curiosità. Mancano oramai solo quindici giorni all’inizio dei Giochi!
contaminuti
Aggiornamento dell’ultima ora su Omega Olimpiadi [12/07/2012]
Video di una colonna sonora straordinaria che ci accompagnerà durante le Olimpiadi: “Start me up” dei Rolling Stone! La musica che è stata scelta per il nuovo spot OMEGA verrà trasmesso in TV per tutta la durata dei Giochi.
Aggiornamento dell’ultima ora su Exomega A Derma Replica Olimpiadi [10/08/2012]
A Londra Michael Phelps ha confermato le speranze di tutti i fan e si è distinto come uno dei più grandi atleti dei Giochi Olimpici. Il bottino di London 2012 è stato di quattro ori e due argenti con un palmarès totale di 22 medaglie, 18 ori, 2 argenti e 2 bronzi. A proposito di questa nuova avventura olimpica Phelps ha affermato: “È meraviglioso riguardare agli ultimi 4 anni e alla preparazione per questi Giochi: se ripenso a quello che è successo nell’ultima settimana, posso solo dire che sono riuscito ad ottenere tutto quello che volevo e di aver raggiunto i miei obiettivi”.
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London 2012 – 200 m farfalla maschile Chad le Clos e Michael Phelps – foto © Omega